CENTRO PER LA VITA INDIPENDENTE OGLIO PO
CENTRO PER LA VITA INDIPENDENTE OGLIO PO
Il Centro per la Vita Indipendente Oglio Po nasce su iniziative dei due enti strumentali dell’ambito casalasco viadanese e dellə operatorə. Ancor prima della pubblicazione della l.r. 6 dicembre 2022, n. 25 “Politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità”, l’ambito aveva avviato un percorso di costruzione di un CVI del territorio che fungesse da collettore e promotore di percorsi a sostegno della vita autonoma e indipendente di persone disabili.
Il servizio nato nel 2024 viene gestito da un’équipe multiprofessionale composta da personale afferente ai due enti. Forti dell’esperienza di lavoro integrato per la realizzazione dei progetti Pro.Vi., l’équipe si riunisce mensilmente per il confronto sui servizi attivi, le progettualità da proporre e in corso, oltre che dell’implementazione di iniziative di sensibilizzazione rivolte alla comunità intera. Scopo del CVI Oglio Po è quello di fungere da collettore e organizzatore delle risorse economiche, umane e sociali a favore delle persone con disabilità e promuovere con questi percorsi di vita autonoma, strutturando anche la procedura formale e metodologica per la redazione di un Progetto di Vita. Il servizio è rivolto alle persone di tutte le età con disabilità non dettate dall’invecchiamento oltre che loro famigliari. Offriamo supporto e informazioni in ogni fase della vita.
Il Centro per la Vita Indipendente Oglio Po prevede inoltre modalità di lavoro integrate con le ASST di riferimento, gli Enti del Terzo Settore del territorio e le organizzazioni informali per una valutazione multidisciplinare di bisogni e desideri. Si prevede, se necessario e/o richiesto dalla persona beneficiaria della progettualità, il coinvolgimento di personale specialistico esterno a questi enti.
L’ambito casalasco viadanese ha deciso di promuovere un servizio diffuso dislocando i punti di accesso presso le Case di Comunità di Viadana, Bozzolo e Casalmaggiore. L’accesso è su prenotazione.
Il CVI inoltre collabora con l’ambito sociale di Asola fornendo a quel territorio sostegno e supporto per lo sviluppo di progettualità per la vita autonoma e indipendente delle persone disabili.
Il Centro Vita Indipendente Oglio Po promuove le sue attività attraverso fondi/servizi gestiti dall’ambito, attività proprie delle ASST e progetti promossi dal terzo settore. L’obiettivo è ottimizzare l’accesso alle risorse del territorio creando una rete di collaborazione.
Le principali progettualità promosse e gestite dall’ambito sono:
Il progetto Pro.V.I. è rivolto a persone con disabilità con un’età compresa tra i 18 e i 64 anni residenti nei comuni dell’ambito che esprimono consapevole determinazione a realizzare il proprio progetto di vita individuale attraverso l’attivazione di più interventi. Questi fondi possono permettere alla persona di sostenere i costi per la realizzazione di attività a sostegno dell’area dell’inclusione sociale e relazionale, abitativa, domotica, trasporto e assistente personale;
La misura Dopo di Noi l. 112/2016 si rivolge anch’essa alle persone adulte dai 18 ai 64 anni e intende sostenere le persone disabili nell’uscita dal contesto familiare oppure da istituzioni residenziali per intraprendere un percorso di vita autonoma. Le risorse di questa possono essere destinate all’implementazione di percorsi di acquisizione di autonomie di vita, sostegno alla residenzialità e alla ristrutturazione/adeguamento di immobili destinati a persone disabili;
Il Fondo nazionale per la non autosufficienza è stato istituito nel 2006 con la legge n. 296, con l’intento di fornire sostegno a persone di ogni età disabili e non autosufficienti al fine di favorirne la permanenza al domicilio evitando il rischio di istituzionalizzazione, nonché per garantire, su tutto il territorio nazionale, l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni assistenziali. L’ambito sociale gestisce le risorse economiche afferenti alla misura B2 potendo così finanziare progetti di promozione e mantenimento delle autonomie personali, sostegno al domicilio e supporto al caregiver. Le ASST di riferimento gestiscono invece i fondi afferenti alla misura B1 per i quali l’ambito sociale viene coinvolto per promuovere interventi integrativi.
Sono anche attivi dei servizi stabili gestiti dai due enti strumentali sia con personale interno che esterno afferente agli ETS del territorio:
SAAP o SAES ossia il servizio di sostegno ed assistenza ad alunnə con disabilità che frequentano le scuole di ogni ordine e grado sia nel territorio che fuori;
SAD ovvero il servizio di assistenza domiciliare a sostegno di persone non autosufficienti per rispondere alle loro esigenze di igiene e cura di sé e del proprio ambiente di vita;
Sostegno educativo al domicilio e fuori dal domicilio sia individuale che di gruppo;
SIL o NIL per il supporto all’avvicinamento al mondo del lavoro.